Togliere due amminoacidi per prevenire e guarire dal tumore
Secondo le statistiche dell’American Institute for Cancer Research, quasi tre tumori su dieci potrebbero essere prevenuti stando attenti all’alimentazione. E a tavola non è soltanto possibile prevenire, ma anche guarire. Lo afferma un gruppo di ricercatori del Cancer Research UK Beatson Institute, in collaborazione con alcuni colleghi della University of Glasgow, il cui studio si basa sulla constatazione che sia possibile annientare il tumore, eliminando i due aminoacidi serina e glicina, utilizzati in processi anabolizzanti multipli che supportano la crescita e la proliferazione delle cellule tumorali. E il ricercatore della Glasgow Oliver D. K. Maddock spiega che si può “affamare” il tumore eliminando in maniera selettiva quei cibi che contengono questi due particolari aminoacidi non cruciali per l’organismo. Insomma, far morire di fame il tumore. Purtoppo tra gli alimenti che contengono questi amminoacidi ci sono tanti alimenti amici per altri punti di vista, come il pesce o la frutta secca, qualche legume e cereale, come arachidi, fagioli, segale e orzo; ma anche i soliti cattivoni, quali carne, latte, formaggi, uova, patate, melanzane.
Dal canto suo, Maurizio Muscaritoli, presidente della società italiana di Nutrizione Clinica e Metabolismo, spiega che quando in passato si è cercato di “affamare” le cellule tumorali eliminando il glucosio dalla dieta ci sono stati più danni che benefici, proprio perché il nostro organismo riesce a produrre in maniera autonoma questo nutriente (il corpo è in grado di produrre glucosio sia partendo dalle proteine che dai grassi). Certo è che per prevenire i tumori bisognerebbe eliminare, o cercare di ridurre al minimo, due sostanze utilizzate tipicamente per la conservazione dei salumi ma non solo: i nitriti (indicati spesso sulle etichette con le sigle E249, E250) e i nitrati (E251, E252). Diversi studi hanno infatti dimostrato che queste sostanze possono favorire la comparsa di alcuni tumori, come quello allo stomaco. Quello al fegato è correlato al consumo di etanolo, contenuto nelle bevande alcoliche, il cui consumo eccessivo può influire anche sull’incidenza dei tumori alla bocca, alla gola, all’esofago e alla laringe. Va male ai carnivori più accaniti, i quali non dovrebbero consumare più di 100 gr al giorno di carne rossa. A rischio tumore sono il seno, lo stomaco , l’intestino, la vescica.
I cibi che aiutano a prevenire il cancro sono quelli ricchi di antocianidine, come fragole, mirtilli e più in generale tutti i frutti rossi, che hanno un effetto protettivo nei confronti del cancro all’intestino e, in misura inferiore, verso i tumori allo stomaco, alla gola ai reni e all’ovaio. Al via allora con mousse di frutta di bosco e kuzu o crostate.
Dal canto mio, continuo ad attenermi alla dieta suggerita al punto 5 del codice europeo anticancro.