Rinascimento: a Napoli le mummie aragonesi ammalate di cancro
Giàabbiamo narrato la storia del tumore, ma oggi, nuove scoperte la ampliano. Un nuovo studio dimostra che il tumore esisteva nel Quattrocento. Vittime illustri il duca Ferdinando Orsini di Gravina (circa 1490-1549) colpito al volto da un carcinoma basocellulare (un tumore cutaneo), re Ferrante I di Aragona (1424-1494) che aveva un adenocarcinoma avanzato del retto e un adenocarcinoma del colon in fase iniziale di infiltrazione è stato identificato anche nella mummia del principe Luigi Carafa di Stigliano (1511-1576)”. Autore della postuma autopsia l’equipe della Divisione di Paleopatologia dell’Università di Pisa diretta da Valentina Giuffra che ha pubblicato i risultati in un articolo pubblicato sulla rivista internazionale “Lancet Oncology”. Lo studio esaminava con moderne tecniche istologiche, immunoistochimiche e molecolari le decine di mummie rinascimentali conservate nella sacrestia annessa alla chiesa di San Domenico Maggiore a Napoli, a cui hanno identificato i sucitati tre casi di neoplasia maligna in individui tra i 55 e i 70 anni.