Carolyn Smith non si sottopone alle cure per continuare a lavorare. Poche tutele per i liberi professionisti malati di tumore

Nella mia rassegna stampa mattutina sul tumore, spesso capita che  incappi in notizie di gossip, che evito di leggere, a meno che non intrappolata da qualche titolo catturante. Non dovrei cadere nel tranello, dal momento che, in qualità di giornalista, so bene come funziona il sistema, ma sono un’inguaribile ottimista e spero sempre nella deontologia professionale. Insomma, il link che sono andata ad aprire portava questo titolo: “Ballando con le stelle 2019, Carolyn Smith parla del tumore: “Stop alle cure per Ballando con le Stelle”. Io detesto la televisione, quindi ne so proprio poco del programma e della persona citata, quello che mi perplime è che una donna, chiunque essa sia, vip o emerita sconosciuta, debba non sottoporsi alle cure che le salverebbero, o quantomeno allungherebbero la vita, per continuare a lavorare. In questo caso c’è l’aggravante di rischiare la morte pur continuare a lavorare in una trasmissione di merda che, purtroppo, continuerà nei secoli dei secoli. Già perché il palinsesto televisivo non mi pare muti ogni anno, anzi, ci sorbiamo le stesse porcherie almeno da quando sono nata. In casa mia, io lotto quotidianamente affinché i miei non guardino la televisione, terribile effetto collaterale del pensionamento, ma non posso lamentarmi che non siano caduti in ben peggiori vizi, come la ludopatia, o i cicchetti al bar con gli amici, quindi i cazziatoni glieli faccio soltanto sulla televisione, ma così tanti che a volte mi sento quasi cattiva. E invece no: lo faccio per loro! Il pensiero torna su come una donna malata non sia affatto tutelata qualora si ammali di una patologia come il tumore e, figurarsi nel mondo dello spettacolo, dove basta allontanarsi un poco dal piccolo schermo per dover riacquistare una misera fama, bisogna umiliarsi in reality accesi su dei clown. Eppure io non scenderei mai a patti con il piccolo schermo, pur di vivere, che a me piace tanto. Ma piuttosto Miss Smith perché non combatte per rivendicare maggiori diritti e tutele a chi è malato? Il libero professionista, per esempio,  non ha alcuna malattia pagata, e dal posto di lavoro possono tranquillamente allontanarti, o più subdolamente fatti allontanare. Approfittando proprio della sua fama, che le può fare raggiungere, un ampio pubblico, fino alle stelle, se ben leggiamo il titolo della trasmissione.

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Una risposta

  1. 8 Aprile 2019

    […] ho introdotto l’argomento di questa settimana che intende indagare la relazione lavoro-tumore, in particolare, di quali tutele e diritti gode un […]

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