Herbalife: metalli pesanti e batteri nei suoi prodotti per dimagrire
L’ansia prova costume non si può superare con filtri magici. Amara prova l’ha data una ragazza indiana di 24 anni affetta da ipotiroidismo. Da due mesi assumeva regolarmente tre prodotti dimagranti Herbalife a base di tiroxina fino a quando ha sviluppato una progressiva perdita di appetito per una settimana, seguita da ittero. Questo è peggiorato dopo dieci giorni con bilirubina totale 28,6 mg/dL. Ed è stata portata all’emergenza in encefalopatia epatica di grado 3. Tuttavia le lesioni al fegato erano ormai divenute talmente gravi che la paziente è stata trasferita al centro trapianti, ma la ragazza è deceduta prima che ricevesse il nuovo organo. I dottori di The Cochin Gastroenterology Group, Ernakulam Medical Centre indiano riferiscono di aver sottoposto 8 prodotti Herbalife acquistati su Internet ad analisi di metalli pesanti, tossicologia e studi di contaminazione batterica. E hanno trovato alti livelli di metalli pesanti in tutte le formulazioni Herbalife e composti tossici non indicati, incluse tracce di agente psicotropico nel 75% dei campioni. Hanno, inoltre, rilevato patogeni batterici patogeni (Proteobacteria e Cyanobattería) con il potenziale di causare lesioni epatiche nel 63% dei casi campioni analizzati, compresi generi pericolosi come Escherichia, Klebsiella, Acinetobacter e Streptococcus. Un livello di rilevamento microbico inaccettabile negli integratori alimentari, in quanto preannuncia una minaccia per la salute pubblica che potrebbe portare a gravi danni agli organi con un uso ripetuto e a lungo termine.
L’azienda Herbalife ha risposto: “Ogni giorno, milioni di consumatori in tutto il mondo utilizzano in tutta sicurezza prodotti Herbalife Nutrition e noi sosteniamo la qualità e la sicurezza dei nostri prodotti”. E a difesa dei loro prodotti: “Tutti i nostri prodotti e le procedure di produzione sono conformi alle normative governative vigenti in ciascuno dei 94 mercati in cui i nostri prodotti sono venduti e nessuna epatotossina è stata mai riscontrata nei nostri prodotti”.