Caso di tumore al cervello su Open Arms

Il dottor Pietro Bartolo lo aveva precisato in un post che anche noi abbiamo diffuso, attraverso la recensione di Cafarnao, quando avverte che durante un’ispezione a un gommone con migranti: “Ho visitato tutti, non avevano le malattie che qualcuno dice essere portate qui da loro. Avevano le malattie che potrebbe avere chiunque. Che si curano con terapie banali. Innocue”. E dalla nave ong Open Arms,  al largo del mar Mediterraneo da ormai dieci giorni, è stato lanciato l’allarme alla Guardia Costiera per far sbarcare tre migranti malati.
È davvero le patologie riscontrate non sono scabbia e tutte le epidemie della propaganda, ma a bordo si trova una donna con possibile tumore al cervello di 32 anni ( proprio come me che l’ho avuto a 33), un sospetto caso di TBC per un uomo di 20 e uno di polmonite per una donna di 28″. É questo quanto scritto da Open Arms. Una situazione non facile, documentata costantemente sui social. A esprimere solidarietà ad Open Arms sono i fedeli della parrocchia di San Gerlando. Alcuni di loro, con in testa il parroco don Carmelo La Magra, continuano a dormire davanti il sagrato della parrocchia. “Forum Lampedusa solidale” non molla e “invita tutti quanti a mostrare la propria solidarietà ai passeggeri e all’equipaggio di Open Arms”. La differenza tra me e la migrante è che io ho potuto godere di cure immediate: la fortuna di nascere sulla sponda ricca del mondo.

 

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