No al gelato industriale

In spiaggia è raro trovare gelaterie artigianali dove concedersi un fresco spuntino, mentre tante tavole fredde e i frigobar dei supermercati propongono gelati industriali, che sono prodotti super raffinati. Aarrivare all’ultimo assaggio significa sete perché l’organismo ci sta dicendo che ha difficoltà a digerire e/o metabolizzare il gelato appena consumato.  Il motivo di queste difficoltà si legge etichetta, che conta quasi trenta ingredienti, a differenza di quello artigianale che ne conta una decina. E che ingredienti: i principali sono sostituiti da materie meno nobili, il  latte scremato reidratato e latte scremato in polvere, olio di cocco,l’amido di patata, hanno una mera funzione tecnologica. 

Sono presenti zuccheri aggiunti di diversa origine: lo zucchero per antonomasia, cioè il saccarosio, che si ricava dalla barbabietola o dalla canna da zucchero; lo sciroppo di glucosio-fruttosio, lo sciroppo di glucosio e il destrosio (cioè il glucosio), che si ottengono tutti dalla trasformazione enzimatica dell’amido ricavato dai chicchi di mais. Lo zucchero è presente in una quantità lontana anni luce da quella raccomandata da  dall’Oms e da altre istituzioni mediche. Per una dieta di 2.000 kcal, tale soglia è pari a 50 g di zuccheri aggiunti. 

Numerosi additivi alimentari sono poi aggiunti affinché il gelato non si sciolga rapidamente nelle mani di chi lo vuole gustare, ma rimanga consistente il tempo necessario per consumarlo. È anche alto il contenuto di grassi saturi.

Un alto consumo di questi alimenti aumenterebbe il rischio di malattie cardiovascolari e cerebrovascolari, secondo uno studio di recente pubblicazione. Lo stesso studio ipotizza che tra i fattori di rischio ci siano la composizione nutrizionale scorretta e la presenza di additivi alimentari.

Per soddisfare la voglia di gelato, potreste anche affidarvi a uno yogurt intero bianco addizionato con qualche frullato di frutta di stagione e raffreddato in frigorifero, oppure a una granita di limone o di amarene preparata religiosamente in casa. O un sorbetto di frutta, preparato congelando frutta fresca di stagione, successivamente passata al mixer. E si potrebbe provare con una fetta fredda di cocomero, frutto rinfrescante, dissetante, gustoso e dolce, il gelo di melone o di qualche altro frutto.

 

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