Lavarsi le mani: il tutorial di un’igienista

In questi giorni in cui si richiama continuamente l’importanza dell’igiene contro il contagio da coronavirus, io che sono decisamente un’igienista mi sento offesa quando raccomandano di lavarsi le mani, peggio quando fanno i tutorial su come devono essere lavate correttamente. Io che su Tripadvisor boccio un locale sprovvisto di sapone, mi sento presa in giro perché mi sorprende e mi sciocca che sia necessario raccomandare una buona abitudine che prima di oggi ritenevo ovvia. E, dal momento che a quanto pare non lo è, vi do le mie dritte assodate in anni e anni di igienismo ai limiti della malattia.
È utile spazzolare bene le unghie, almeno una volta alla settimana. Poi lavare bene con il sapone liquido – le saponette io non le concepisco. È inutile usare un sapone antibatterico, perché è ottimo il sapone di Marsiglia, che è un eccellente disinfettante, naturale al 100%, con proprietà antibatteriche. Ed è anche economico, si può, infatti, praticamente usare un unico prodotto per tutto: per lavare i piatti, ma anche per pulire i divani, i tappeti o i pavimenti. In cucina si può usare anche per pulire fornelli e superfici lavabili. Basta mettere qualche goccia di sapone in una spugna umida e passare sulle superfici da pulire. Per usarlo in casa potete ricorrere a quello in scaglie da sciogliere in acqua o alle saponette che potete ridurre in scaglie e poi sciogliere. L’ideale è metterlo in una bottiglia con erogatore spray. Se volete dargli un effetto ancora più potente aggiungete qualche goccia di olio essenziale di limone, tea tree o lavanda.
Ha potere disinfettante: se un bambino si sbuccia il ginocchio, per togliere la terra, lavare prima la parte con il sapone di Marsiglia e poi disinfettare.
Dopo aver risciacquato bene, eliminando ogni traccia di sapone, asciugare bene le mani perché l’acqua ha un’elevata carica batterica, figuratevi che io per prevenire la formazione di onicomicosi ai piedi, dopo averli lavati accuratamente, li risciacquo con una soluzione che unisce in parti uguali acqua e aceto. E per non lasciare alcuna goccia d’acqua, poi li asciugo prima con la salvietta, poi con il phon. L’aceto, da piccola, mia mamma lo versava dopo lo shampoo e il balsamo pure sui capelli: malgrado la botta di gelo in testa, i capelli rimanevano lucidissimi e puliti. e lo utilizzo per lavare la frutta e la verdura. Fuori casa, tenere sempre a portata di mani un gel antibatterico. Conviene comprare il flacone grande e di volta in volta riempire il flaconcino da borsa.
Ma tante attenzioni non servono a niente se poi non pulite per bene le superfici con cui venite in contatto: in particolare, io pulisco con lisoform o alcol le maniglie delle porte, i telecomandi e sul telefonino passo l’ammoniaca almeno una volta alla settimana. Poi ci sono i soldi, che passano di mano in mano, motivo per cui fin da piccola, non appena li tocco poi mi lavo le mani.

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