Andrea Spinelli, buona vita

Si era ammalato nel mio stesso anno della stessa malattia, che però ad Andrea Spinelli aveva colpito il pancreas. L’ho seguito sin dall’inizio perché davvero era miracolato: nel 2013 gli avevano diagnosticato un adenocarcinoma alla testa del pancreas non operabile e per il quale i medici gli avevano dato poche settimane di vita. Invece Andrea segue i cicli di chemioterapia e si “prescrive” una terapia di guarigione, o meglio un percorso di guarigione, chiaro dal titolo del suo libro Se cammino vivo.
Affronta la malattia camminando ininterrottamente per tutta Italia e in Europa, con la moglie, il cane e il suo camper, ottenendo anche permessi speciali durante il periodo pandemico perché era riuscito a dimostrare davvero che l’esercizio fisico, ovvero le sue lunghe passeggiate, gli permettevano letteralmente di andare avanti fino al 30 marzo 2023, quando è scomparso a pochi giorni dal suo ultimo post, dove scriveva:

Un mese di Hospice e sono ancora qua a ringraziare chi si sta occupando di me. Molto probabilmente non riuscirò più a camminare, ma con la mente desidero ancora fare qualche passo, non perderò mai la speranza. Con serenità, buona vita.

Scriveva sempre che sapeva che quando non avrebbe più potuto camminare, sarebbe morto. E così è stato: quando il cammino di Andrea Spinelli è stato fermato e la sua vita si è interrotta. E non ha più potuto camminare non per il tumore del pancreas, ma per un altro tumore primario, ossia non metastasi dal primo: un adenocarcinoma polmonare e innumerevoli complicazioni che il secondo cancro gli ha comportato, tra le altre, forti dolori alle ossa, che non gli permettevano di camminare. Eppure Andrea anche ricoverato ad Aviano continuava a camminare con la mente guardando dalla finestra il bosco a zero gradi.

Avevo scritto ad Andrea perché per me, così come per tanti altri malati oncologici, rappresenta davvero un modello di vita e di resistenza. Le sue risposte erano sempre di una cortesia e dolcezza inusitate e, come tutti i suoi post, si chiudevano sempre con Buona vita.

Andrea, buona vita

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