Camminare per salvarsi e salvare

Quello che fa Harold Fry fa è una cosa bellissima:

“Finché sarò in cammino, lei dovrà vivere”.


È l’atto di fede che impegna Harold Fry a compiere 800 km a piedi per visitare la sua amica ex-collega Queenie, che sta morendo di cancro in un hospice. “Non morire, non morire”, ripete instancabilmente l’anziano inglese convinto che, se camminerà dal Devon a Berwick-upon-Tweed a piedi, la donna sopravviverà. È questo il cuore del film L’imprevedibile viaggio di Harold Fry, trasmesso in streaming lunedì 9 settembre a inaugurare Il lunedì del cinema, con Repubblica e Mymovies, sul cui sito – previa registrazione – è possibile vedere il film gratuitamente in streaming.
La storia mi ha ricordato Andrea Spinelli che aveva scelto di camminare come terapia additiva quelle tradizionali per curarsi, ma nel caso cinematografico la donna malata aspetta chi cammina per lei, tuttavia non è un aspettare Godot, ma fiducia di poter rivedere un vecchio caro amico.
La scelta di camminare non è ponderata, ma arriva dopo l’incontro con una barista dai capelli blu che racconta ad Harold che lei ha salvato sua zia grazie alla fede e si manifesta con quello che è il primo prodigio: vedere la natura bellissima volteggiare sopra di lui – meraviglie che chi corre chiuso in un mezzo non può cogliere pienamente. Così Harold si mette in cammino sprovvisto di tutto quello che serve per affrontare un così lungo percorso, anzi, presto si priverà anche di quel poco per l’igiene personale che acquista nel cammino, rispedendolo alla moglie che lo aspetta preoccupatissima a casa. D’altronde il marito la rassicura di tornare subito, tempo di spedire una lettera all’amica. Poi il cambio di piani e il principio del cammino che gli piagherà duramente i piedi vecchi e non abituati a macinare chilometri, ma Harold incontrerà tanti ammiratori che lo aiuteranno nel suo percorso.
In primis, una dolce dottoressa-Maddalena che si prende cura di lui non soltanto guarendo le vesciche del caminante, ma anche acquistando attrezzatura più adatta all’impresa. Dopo che se ne diffonde la notizia, quando Harold si è ormai completamente distaccato dal mondo capitalista dalle comodità per dormire all’aperto sotto le stelle, acquista, suo malgrado, una notorietà che lo costringe ad avere compagni di viaggio, che fingono di interessarsi a Queeny e invece la buttano in caciara con campeggio libero, divise con la scritta Pellegrini, cori da stadio, sembra di essere al corteo della Liberazione in mezzo ai carri-discoteca, km camminati pochi o niente: Harold li abbandona in mezzo alla notte per tornare a camminare in solitudine, o meglio solo con Cane che tra i primi si è unito ai pellegrini, per lasciarlo soltanto alla fine della ripresa del viaggio, quando sceglie una nuova compagna di viaggio.
Lo raggiunge anche la moglie che gli ha nascosto l’ultimo messaggio che Queeny aveva riservato all’amico anni prima. Dopo un solo ripensamento, da cui lo distoglie la moglie, Harold si toglie le scarpe, i calzini e trova Queeny che lo ha aspettato.

Michelangelo Merisi, detto Caravaggio, Madonna dei pellegrini. © Wikipedia


Evidentemente e dichiaratamente non si tratta di una fede religiosa, ma di pietas virgiliana, quel senso religioso profondo e toccante soltanto chi può vedere oltre i confini del cielo. Enea è Harold Fry, straordinariamente interpretato da Jim Broadbent, in realtà in viaggio per salvare se stesso, per questo deve compierlo da solo.

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