Castagne fanno ingrassare perché ricche di nutrienti
Altro che ciliegie, io non riesco a fermarmi quando mangio le castagne: ti scaldano le mani e il palato quando le sgusci per strada, dopo averle comprate bollenti dal caldarroste. Ma il bello del frutto dell’inverno è che non soltanto te lo puoi raccogliere in compagnia in passeggiate di montagna e poi cuocere a casa, come preferisci. Solo un difetto: fanno ingrassare, infatti, la castagna è un alimento particolarmente ricco di nutrienti e proprio per la sua composizione amidacea, viene utilizzato anche in forma di farina per la preparazione di diversi prodotti da forno – a noi severamente vietati. Motivo per cui erano erano identificate come il “pane dei poveri”. Eppure il loro apporto calorico è contenuto, e varia a secondo del metodo di cottura: fresche contengono circa 165 kcal ogni 100 grammi. Le castagne essiccate, per esempio, perdendo acqua, hanno un apporto calorico superiore al prodotto fresco (circa 287 kcal ogni 100 grammi); le castagne arrostite aumentano in proteine (siamo intorno a 3,4 grammi, contro i 2,9 della castagna fresca), mentre le castagne bollite hanno meno calorie, proprio perché assorbono più acqua (120 kcal per 100 grammi). Hanno invece un importante apporto proteico: oltre a una serie di amminoacidi essenziali, contengono triptofano, metionina e lisina – e vitaminico, infatti sono ricche di niacina, riboflavina, potassio, calcio, vitamine del gruppo B e del gruppo K. E poi -buon per noi- hanno basso indice glicemico, grazie al loro alto contenuto di fibre, e quindi sono adatte a evitare picchi nelle concentrazioni di zuccheri nel sangue. Hanno un un contenuto in lipidi inferiore e sono una buona fonte di acidi grassi essenziali importanti, come l’acido oleico e l’acido linoleico.
La porzione ideale per non prendere peso è compresa tra i 40 e i 60 g al giorno, che corrispondono a 5/6 castagne – sono assolutamente fuori 🙁 – e, per il ricco contenuto di fibre è meglio consumarle a colazione o come spuntini.