Covid-19: sopravvive soltanto la feccia

Ho imparato che al Covid-19 sopravvive soltanto la feccia. Da ieri litigo sui social con un ragazzo che, sotto la foto del naviglio di Milano strapieno di gente che mostrava la faccia senza mascherina né vergogna, scriveva: “Fanno bene! Quanti sono i giovani malati di covd (non solo positivi) in terapia intensiva? Le restrizioni e sopratutto il coprifuoco (il virus colpisce solo dopo le 22?) sono INUTILI. Vanno protetti solo gli anziani. Non si possono limitare le libertà personali di tutti per una malattia! Non per un anno e passa come sta avvenendo. Articoli come il vostro non raccontano la realtà sono frutto di pregiudizio e fanatismo”.

Tutto inutile, il poveretto non ci arriva e non può che ripetere a pappagallo la propaganda dei negazionisti. Infatti, non ha più risposto a chi ce lo mandava, o a chi provava invano a farlo ragionare, verbo affatto sconosciuto a certa gentaglia. Il mio pensiero si rifugia sempre nella speranza che se questo gira senza mascherina, si contagi con la peggior forma di Covid e gli neghino le cure, dal momento che per lui non c’è niente di pandemico. Ma purtroppo i sogni non si avverano mai e lo schifo non soltanto se la scampa sempre, addirittura trionfa.

Sono andata con mia sorella a fare shopping in corso Buenos Aires, via d’eccellenza per fare shopping e ho visto che gran parte dei negozi, anche le grandi catene, erano chiusi.

Il cinema, mi manca tantissimo. Non lontano da casa mia c’è il cinema Beltrade, che propone una programmazione di alto livello, anche loro sono stati gambizzati da questa pandemia, mentre nella neo-denominata Nolo i ragazzi si concentrano nella piazza più orrenda d’Italia, costruita con strisce colorate tirate dagli stradini, perché cosa ne sanno Vincenzo Vela o Giuseppe Mengoni di piazze?

Proprio come le piste ciclabili: l’amministrazione di Beppe Sala ha ben pensato di farne una tirando linee a casaccio parallele al marciapiede, spostando i parcheggi in mezzo alla carreggiata cosicché quando il pedone a destra scende dall’auto, deve affrontare un tour milanesiano, e l’autista il gran premio. Le strade tutte buche-voragini, i marciapiedi tutti cacca e pipì. Ma guai a postare queste verità sui social del sindaco: verranno immediatamente cancellate per mantenere bacheche di soli ammiratori del sindaco, che pare davvero intoccabile.

Quel che più mi fa male è che a Milano stanno chiudendo tutti locali che facevano cultura e buona musica, soprattutto live. La feccia rimane aperta così quando finalmente usciremo da questo periodo cosa ci rimarrà? Il peggio del peggio. Non so quanto il governo si sia battuto per realizzare, nonostante tutto il Festival di Sanremo, battaglia vinta, facilmente, senza neanche combattere, ma per i piccoli imprenditori o peggio per i suoi lavoratori non è previsto un bel niente, anzi no, la sera si potranno raccogliere  ben distanziati davanti alla televisione, dove finora hanno trasmesso il niente, e vedere il festival. E la feccia è salva ancora una volta.

Quel che più mi inquieta è che se Milano è così mal ridotta, non oso immaginare lo stato di altri Comuni italiani, certamente ovunque sono morti cultura ed economia.

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