Vacanze su tavola magra
Rientrata ora dalle ferie, come ho già fatto in passato, voglio raccontarvi la mia esperienza a tavola.
Mi sono rigorosamente attenuta alla regola di non assumere alcun cibo raffinato e, per non farmi tentare da fame e golosità, ho cambiato i miei orari dei pasti, fornendo in ognuno di essi tutti i macronutrienti necessari al corpo.
Alle 9.00 colazione con porridge, alle 11 spuntino, alle 13 pranzo, merenda alle 17.
Dalle ore 15 è meglio mangiare il meno possibile, perchè nel pomeriggio aumenta l’insulinemia. e ogni pasto deve essere composto da carboidrati, proteine e grassi buoni. Cena parca e lontana dal sonno. È importante, infatti, non andare a letto subito dopo mangiato perché può provocare reflussi. E preferire pasti leggeri e contenuti. Non bere tisane calde che stimolano il bisogno di andare in bagno; e nemmeno tè, caffè, ginseng e altre bevande che contengono sostanze nervine.
Non ho mai provato fame, se non quando ho sgarrato con gli orari, o con la composizione. Avevo a disposizione uno sgarro “dolce” da usare al posto dello spuntino mattutino e ho mangiato una granita al limone poco zuccherata, dove adoro prenderla, perché secondo me la preparano perfettamente. Ho rispettato l’orario di assunzione, ma subito dopo avevo una fame pazzesca. Ho comunque resistito fino alle 13, ma a pranzo ho mangiato un casino. Quindi mai più granita, meglio un frutto di stagione e 5 mandorle, come da prescrizione.
Un corpo che segue da tempo una dieta sana e bilanciata, avverte subito quando gli stanno mancando dei macronutrienti fondamentali.
Poi c’è il grosso problema in vacanza che la nostra dieta è impossibile da seguire perché, quando mangiamo fuori casa senza poterci cucinare noi secondo le regole diventa impossibile. Io, dopo quasi 10 anni che seguo il regime macrobiotico, non ho mai trovato ristoranti che includono in menù cibi integrali o dessert senza zuccheri aggiunti.