Le cure naturali contro le lobby farmaceutiche

Vorrei raccontarvi di un punto dolente e molto privato, che è riemerso ancora più forte in questi giorni di primavera. Perché anch’io amo le gemme fiorite, gli animali che affollano il naviglio super colorato, ma purtroppo per me primavera significa soprattutto allergia, una dermatite dietro l’altra, occhi a fessura, naso chiuso, mentre la bocca è spalancata da starnuti a raffica, stanchezza che manco Ficarra e Picone.
E inizi con gli antistaminici, che ogni anno devi cambiare per i gravi effetti collaterali che danno, su tutti tachicardia e sonnolenza che potrebbe precipitare da un istante all’altro in narcolessia.
Dall’anno scorso, su suggerimento di un’esperta di medicina cinese e naturale, ho detto basta agli antistaminici per curare l’allergia,

Il macerato di ribes nigrum come antistaminico naturale

sostituendoli con rimaedi affatto naturali: macerato di ribes nigrum, un antinfiammatorio, antistaminico ed antiallergico affatto naturale, utile a ridurre i sintomi delle sindromi allergiche, di infezioni respiratorie come asma e sinusite, e di problematiche cutanee come dermatite e psoriasi. Ci riesce perché agisce come un cortisone naturale, di cui rappresenta una valida alternativa naturale senza produrre gli effetti dannosi del cortisone farmacologico (ulcere gastriche, iperglicemia, ritenzione idrica e ipertensione). In combinazione prendo la quercetina, che contiene vitamina C, capace a contribuire alla normale funzione del sistema immunitario, alla riduzione della stanchezza e dell’affaticamento, nonché alla protezione delle cellule dallo stress ossidativo. La quercetina è un bioflavonoide naturale che aiuta a stabilizzare i mastociti per impedire loro di rilasciare istamina.
Per liberare il naso nessuno di tutti quegli spray nasali, soltanto una miscela di oli essenziali puri al 100% con tre varietà di eucalipto e olio essenziale di menta piperita, nota per la sua sensazione di freschezza dovuta al suo contenuto di mentolo.
Non soltanto non sono mai stata bene con l’allergia tanto quanto l’anno scorso curandomi in modo affatto naturale, ma soprattutto non ho avuto alcun effetto collaterale.
Della potenza cortisonica mi aveva già parlato la neurochirurgo che mi ha operato e che mi ha anche consigliato di rivolgermi al dottor Franco Berrino per i suoi studi sul collegamento tra l’alimentazione e il rischio di cancro. Io ho cercato studi scientifici in merito e, dopo averli consultati, l’ho provato con risultati non differenti se non per gli effetti collaterali inesistenti come cortisone.
Quello che mi fa rabbia è che mai nessun altro medico mi aveva detto del potere del ribes nigrum e che quelle terrorizzanti crisi di tachicardia avrei potute evitarle semplicemente evitando l’uso del cortisone farmacologico.

Ho ragionato molto sullo strapotere delle agenzie del farmaco. Mi è tornato in mente il terribile periodo del Covid-19. E il docufilm Non è andato tutto bene del regista Paolo Cassina, che ho visto giovedì sera in un cinema di Milano subito sold-out a dimostrazione che non ero la sola a pensarla al di fuori del pensiero unico che ha raccontato la pandemia secondo una narrativa che conosciamo bene tutti, mentre la sostanza della controinformazione è passata soltanto con le spregiative per forza definizioni no-vax e no-pass. Ricordo una notte che ho visto Bianca Berlinguer, la figlia di Enrico, inferocirsi contro un ospite che cercava soltanto di dire la sua opinione che però non era allineata a quella di tutti gli altri e per questo non c’è riuscito.
I no-vax avevano sicuramente modi irritanti, ma non potevano fare altrimenti. Ricordo quando tutti – anche luminari sempre stimati – qualora osassero uscire dai binari sussurrando dubbi sui cosiddetti vaccini che tali non erano venivano immediatamente zittiti. Si pensi a Luc Montagnier, Premio Nobel per la Medicina 1983 per aver scoperto il virus dell’Aids che ci aveva provato:

Ci troviamo in una dittatura sanitaria, non più in democrazia. Questi vaccini non sono dei veri vaccini, ma un montaggio complicato di biologia molecolare che è capace di essere un veleno. È un orrore costringere le persone, adesso i bambini, a farsi inoculare questo preparato molecolare. Rinnovo l’appello ai medici perché prescrivano le cure che funzionano. Il Green Pass? È un affare di marketing. Noi complottisti? No: sono loro a complottare!”.


Insomma, evidentemente non è possibile contrapporsi all’industria farmaceutica, al secondo posto nei mercati mondiali nella distribuzione di dividendi ai propri azionisti, seconda solo all’industria militare – degna erede come Intoccabile del pensiero unico.

Agopuntura analgesico e regolarizzatore del ciclo

Dopo essermi ammalata di cancro, mi hanno vietato qualsiasi terapia ormonale e così il mio ciclo mestruale è affatto irregolare, non c’è soluzione se non ormonale – mi hanno detto i diversi ginecologi cui mi sono rivolta. Poi ho letto che l’agopuntura può regolarizzare il ciclo. Ho superato la mia agofobia, ho provato ed effettivamente si è stabilizzato, così come mi ha aiutato a lenire i mal di testa che le diverse operazioni al cervello inevitabilmente ti lasciano per sempre. In Caro diario, Nanni Moretti rivela che per curarlo dal prurito subisce infinite visite mediche, tutte vane, ad eccezione di una specie di agopuntura elettrica con uno strumento chiamato «ago del fiore di prugno». Il dott. Yang sarà l’unico ad avvicinarsi alla diagnosi di cancro – almeno si avvicina alla zona colpita: si trattava di un linfoma Hodgkin, un tipo di tumore che può essere curato.

Insomma, anche i Grezzi della Medicina possono sostituire i Raffinati , ma con buon senso e su consiglio medico, sebbene sia difficile trovarne di mentalità così aperte. Quando mi sono rivolta all’omeopata di fronte alla diagnosi di cancro, mi ha dato una cura che non ho mai neanche iniziato. L’omeopatia cura il cancro con il vischio!

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