Per halloween Joker de Il cavaliere oscuro
Per Halloween, quest’anno voglio parlare di Joker, perché per me la maschera del clown matto, con It è la più terrorizzante. O meglio, non voglio parlare di Joker. In genere non sbaglio: se tutti ne parlano è perché è una cagata pazzesca o comunque sicuramente è lontano anni luce dal mio gusto. Se poi tutti chiamano per il film l’oscar è davvero perché l’americanata è servita con tutti i peggiori cliché esistenti. Per questo non andrò a vedere Joker. Anche Beppe Grillo ha aperto il suo comizio a Napoli truccato da Joker – ed era affatto orrendo. Come immagino con pregiudizio sia il film. Non l’ho visto, né ho letto alcuna recensione perché sono prevenuta. E ci prendo sempre: quello che piace alla massa è facile, scontato e fila liscio come se lo avessi già visto. Anzi l’ho sicuramente già visto. Scritto ovunque nominato da tutti acclamato dal popolo gregge, osannato per la nomination a una statuetta che lo cingerà d’alloro definitivamente. E allora tutti ne riparleranno aggiungendo in calce, Scontata la vittoria dell’Oscar come miglior attore protagonista…
Non capisco perché bisogna pagare anche soltanto 1 euro per la visione di un film di cui ben già immagino la sceneggiatura e, con un piccolo sforzo in più, persino le scelte registiche,insomma, io non lo andrò a vedere. Tuttavia ho rivisto Il cavaliere oscuro, che ha per protagonista Joker interpretato da Heath Ledger, UDITE UDITE vincitore di un premio Oscar postumo come miglior attore non protagonista. Ho visto il film per l’accoppiata Christopher Nolan e Christian Bale che ho già apprezzato per The prestige, che tratta un tema a me molto caro: quello magrittiano dell’inganno delle immagini. Per intenderci del Ceci n’est pas una pipe, didascalia con la quale il pittore surrealista nega le tautologie tipiche negli stessi anni da parte degli artisti concettuali. E cosa c’è di più mistificatorio di un clown, animatore per eccellenza delle feste dei bambini, che dietro etti di cerone e rossetto rosso, tintura verde per capelli nasconde un feroce psicolabile terrorista? E così un’icona del divertimento per i bambini diventa la più terrorizzante. Proprio perché gioca su questo inganno dell’occhio, che vede una figura giullaresca, e mente che vede un essere spregevole e crudele. E, non soltanto The prestige tratta il tema del tradimento delle immagini in modo eccelso, ma anche Il cavaliere oscuro lo fa sin dalla scena iniziale, nella quale una banda di delinquenti nascosti sotto maschere di clown rapina una banca, ma anche l’impiegato servilmente chino sulla scrivania si rivela un pistolero che non sbaglia un colpo e infine il clown più spietato di tutti butta giù la maschera per rivelarsi ancora clown. E per non spoilerare oltre, cercate pure voi quanti trompe l’oeil contiene Il cavaliere oscuro. Persino la macchina truzzissima è una moto a ben guardare! Perché se io vedo una pipa dipinta da Magritte, la riconosco come tale, ma se la prendo e la metto in bocca per fumarla non posso perché Questa non è una pipa. Così come Questa non è la recensione di Joker.