Palazzo Citterio verso la grande Brera

È così monumentale che l’ingresso conta due numeri civici, il 12 e il 14 di via Brera, Palazzo Citterio tornae ai milanesi dopo essere stato acquistato nel 1972 dalla Stato, su proposta del Soprintendente Gisberto Martelli, e l’adesione della società civile milanese. I lavori, più volte intrapresi, dal 1975 fino agli anni più recenti hanno perseguito visioni note alla cronaca con i nomi Grande Brera, Brera 2, Brera in Brera, poi di nuovo Grande Brera. La vicina pinacoteca milanese rimane centrale anche in questo ultimo e finalmente attuato progetto: Verso la grande Brera. E grande lo sarà davvero se si pensa che, alle sale già adibite alla collezione permanente del museo milanese si aggiungono 6.500 metri quadrati, di cui 5mila espositivi coperti di Palazzo Citterio che potrebbe risultare un vero e proprio ampliamento di Brera, qualora venisse abbattuto il muro che lo separa dall’orto botanico di Brera. Il nuovo spazio espositivo sarà attivo tra maggio e giugno 2018, quando, dopo il collaudo degli impianti, avrà luogo il passaggio di consegna dalla sovrintendenza addetta ai lavori di restauro alla Pinacoteca di Brera. Restauro avvenuto in soli 31 mesi ad opera della soprintendenza di Regione Lombardia: dal 7 maggio 2015 al 30 gennaio 2018.restauro non semplice per due motivi: innanzitutto bisognava trasformare in un museo quanto nato per essere una residenza privata. E così al piano nobile, le lunghe sale in stile neoclassico, destinate in futuro alle esposizioni, sfociano in camere circondate da boudoir per la toeletta delle signore, tipico delle residenze milanesi e in un bagno che pare un salotto. C’è poi una camera affrescata con grottesche incorniciate da fenici dal collo lungo e stretto curvi su fondo rosso pompeiano. Non è usato l’encausto, ma soltanto la tempera. Alcuni soffitti sono stuccati con decorazioni eleganti e delicate, altri più moderni a cassettoni di cemento armato. Questo è il secondo motivo della difficoltà del restauro: la compresenza di vecchio e nuovo, materiali classici e dell’architettura più contemporanea. Si è scelto un restauro conservativo, con reintegrazioni quando necessarie. Attribuibile al passato recente è la sala ipogea, realizzata tra il 1989 e il 2001, quando il progetto venne affidato a Stirling Wilford Architects. La sala enorme e meravigliosa sembra scorrere in larghi gradini incontro a chi entra. Malgrado sia sottoterra presenta una luminosità inconsueta complice il senso di immensità rotto soltanto da un grosso pilastro rettangolare e centrale sul fondo. Il soffitto a cassettoni di cemento armato è illuminato da lunghi neon: niente di più moderno, e meno funzionale per l’illuminotecnica di un museo. Poi c’è il ferro battuto in stile liberty nelle ringhiere delle scale, superfici specchianti, vetro, vetro-cemento, pavimentazioni meravigliose. C’è un bagno signorile con sanitari che sembrano ceramiche da esposizione. Accanto alla camera da letto in stile pompeiano. Le sale che seguono sono lunghissime e la loro immensità le rende più luminose di quanto non siano davvero. Ma sollevate lo sguardo posandolo sullo spettacolo degli affreschi e degli stucchi che paiono stesi a colpi di pennello. quello su fondo azzurro ricorda Luca della Robbia. Mentre la facciata di Palazzo Citterio  è soffocata dalla strada stretta, all’ingresso una corte pavimentata con ciotoli colorati di bianco e nero apre alla spaziosità che caratterizza gli ambienti. Poi il giardino, con la montagnola intitolata ai Citterio. La contro-facciata che invece ci si può gustare dal giardino fa intuire l’importanza che l’esterno riveste nel progetto. Il giardino piranesiano aggiunge un prezioso tassello che incrementa di valore di contemporaneità e storicità lo spazio interstiziale, con la Collina di Ermes a forma di boomerang e il muro longobardo di Mimmo Paladino, fondale, affaccio e tramite naturale verso Brera e l’Orto botanico, che così vanno a riunirsi, come era l’intenzione iniziale.
Una volta collaudati gli impianti, Palazzo Citterio tra maggio e giugno 2018 aprirà le porte alla prima esposizione curata dal suo museo madre.Clicca qui per vedere le immagini e il video su Palazzo Citterio.

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Una risposta

  1. 14 Aprile 2018

    […] milanese spazi chiusi da tempo per farglieli riscoprire. In passato lo hanno fatto anche con palazzo Citterio riscoperto soltanto ora da un punto di vista istituzionale dalla sovrintendenza lombarda. La […]

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