Allenare l’anima, con alimentazione e sport, il terzo elemento per guarire dal tumore

Ho letto un‘intervista all’epidemiologo Franco Berrino al suono di questo ipnotico mantra, che un po’ shima ti fa diventare, e ho pensato che dopo il tumore io ho iniziato ad allenare il corpo con una nuova alimentazione e tanta attività fisica, la mente con la lettura e la settimana enigmistica, ma la vera novità per me è stata allenare l’anima. Ho provato con lo yoga, ma un tronco di legno si spezza, quindi ho preferito rivolgermi alla meditazione e alla danzacreativa, che anche un amico di mio padre psichiatra ha detto essere utile e di non mollarla.
Dice Berrino al giornalista di “Repubblica” che gli domanda: “Perché è importante la leggerezza nella mente?
La risposta:

“È quello che nel libro [La via della leggerezza (Mondadori)], in uscita in questi giorni io e Daniel definiamo il problema difficile, perché come abbiamo visto portare leggerezza nel corpo è un problema tutto sommato semplice. Non si può essere felici se si è appesantiti nello spirito. La leggerezza ha a che fare con il sentirsi liberi dalle oppressioni della vita quotidiana, liberi dai rancori del passato, liberi dai ricordi che ancora ci fanno soffrire, liberi dalle preoccupazioni per il futuro”.

Questa settimana voglio parlarvi di questo : dell’allenamento dell’anima che a me piace definire la mia parte fricchettona. Che poi non è una particella, ma un intero. Dice un mio amico pakistano: “sei l’unica vera hippie di Milano”.

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *