Allenare l’anima contro il tumore con lo yoga

Da tanti medici mi è stato consigliato di praticare lo yoga per affrontare al meglio il processo di accettazione del nuovo corpo dopo il tumore: cambiato esteriormente, modificato dai protocolli clinici a cui è stato sottoposto, il corpo conserva in sé un carico di fatica e dolore fisico ed emotivo che non può essere contrastato né respinto né accettato con rassegnazione.
Non è una questione personale, la ricerca scientifica sostiene il ruolo positivo dello Yoga Consapevole nel supportare il percorso di cura dei malati oncologici.
In quanto accresce la quiete della mente, fino a coltivare la spaziosità e la chiarezza. Una mente più spaziosa, sgombra dei pensieri sul passato – quando la malattia non c’era – e delle proiezioni sul futuro – dominato dall’incertezza, può ospitare il presente favorendo la chiarezza della percezione e aumentare progressivamente il proprio potenziale di resilienza e di saggezza.
Lo yoga consente la consapevolezza del proprio corpo, senza tralasciare le aree più sensibili o più doloranti perché sottoposte a intervento, trattamenti o perché coinvolte da una sofferenza più acuta.
Concentrarsi sulle sensazioni che emergono nell’osservazione del corpo, significa entrare in contatto delicatamente con le emozioni provate o nascoste.
Con lo yoga, si approfondisce l’osservazione del movimento corporeo in ascolto del respiro, l’uno e l’altro liberi dalle costrizioni imposte dalle usuali attività sportive e che dovrebbero essere modulati in accordo con le possibilità del paziente.
Lo sforzo non è finalizzato a stabilire una relazione amichevole col corpo, così com’è nel momento dopo la malattia e tutte le terapie subite per contrastarla, con le sue problematiche, ma anche con il suo sconfinato coraggio, la forza che dimostra ogni giorno nel percorso dei trattamenti cui è sottoposto.
Ascoltare il corpo, raccordarsi con il ritmo del respiro, osservare l’esperienza del momento presente aiuta a ridimensionare l’esperienza emotiva e a ricondurla alla freschezza dell’istante, cosicché sembra più facile anche sconfiggere il dolore. Non scegliete uno yoga dinamico, come ho fatto io, ma la pratica dello Yoga Consapevole che accresce la serenità della mente, è anche in grado di ridurre l’affaticamento psicofisico correlato al cancro e ai suoi effetti collaterali.
Dagli studi emerge che le donne con cancro mammario, se praticano Yoga, sperimentano minor affaticamento nella vita di tutti i giorni e notano una diminuzione dei sintomi legati alla depressione, all’ansia e ai disturbi gastrointestinali, quindi un miglioramento della loro condizione di salute e del benessere fisico. Inoltre gli studi rivelano che lo yoga agisce positivamente sul sistema immunitario, potenziando le difese e riducendo lo stress. La pratica dello Yoga Consapevole aiuta anche a rispondere a episodi spiacevoli legati alla comunicazione della diagnosi e al trattamento, e a far fronte ai momenti in cui sperimentiamo perdita del controllo, incertezza sul futuro e paure di recidive.

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Una risposta

  1. 19 Marzo 2019

    […] ho mollato lo yoga al primo tentativo, in realtà errato, avendo praticato quello dinamico che mi ha rasa al suolo […]

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