Fumo elettronico: è epidemia negli Usa

La sigaretta elettronica, dopo aver fatto spuntare ovunque sale fumatori tutta luce, quasi a dimostrare che loro non ingrigiscono denti e odori, né tende e pareti, ma sono cliniche della salute per smettere di fumare. E le sigarette elettroniche assumono sempre più le sembianze di monili, ciondoli appesi al collo o  di bracciali penzolanti questi ciondoli a vapore. Ma anche delle cosiddette “paglie” all’inizio non c’erano dubbi sulla loro atossicità. Ora si punta il dito anche contro i nuovi gioielli che si credeva potessero sostituire senza danni alla salute le sigarette con il tabacco. E invece anche le ecig nuocciono gravemente alla salute: nell’estate 2019 è salito a 5 il bilancio delle vittime della sindrome da “svapo” negli Usa. Si tratta di una ancora misteriosa patologia polmonare legata all’uso della sigaretta elettronica. Alimentarmente aveva già segnalato il problema, perché noi prevediamo e preveniamo sempre.  E il centro per il controllo e le prevenzioni delle malattie (Cdc) dello Stato americano ha diffuso la notizia secondo cui 200 persone si sono ammalate di una grave malattia polmonare in tutto il Paese per via della sigaretta elettronica. Ma la correlazione non è chiara. La prima vittima è stata registrata a luglio nell’Illinois. “Questa tragica morte in Illinois rafforza i seri rischi associati ai prodotti di sigarette elettroniche”, ha detto Robert Redfield direttore del Cdc. “Siamo rattristati dalla notizia della prima morte correlata ad una grave malattia polmonare per chi usa sigarette elettroniche o dispositivi per svapare”. Proprio in Illinois, negli ultimi tempi, arrivavano in ospedale malati con sintomi comuni: tosse, affaticamento, vertigini, crisi respiratoria e fiato corto e in qualche caso vomito e diarrea. Si punta il dito sui liquidi addizionati con Thc (tetraidrocannabinolo) che è uno dei maggiori e più noti principi attivi della cannabis. Ma non ci sono conferme ufficiali. I medici hanno invitato alla cautela, non avendo ancora individuato una particolare sostanza responsabile degli specifici danni ai polmoni.
E non c’è soltanto il caso dell’Illinois. Del secondo decesso ha riferito il New York Times. In Oregon, il fumatore deceduto aveva acquistato un prodotto per le sigarette elettroniche in un marjuana shop. Un morto anche in Indiana, dove sono 30 i casi in esame. Da quest’estate oltre 450 persone, per lo più giovani, sono finite in ospedale con i sintomi prima riferiti. Gli ultimi due decessi sono avvenuti in California e Minnesota: si tratta di persone di 55 e 65 anni. Gli esami pneumatologici rilevano una infezione dei polmoni molto aggressiva, della quale ancora si ignora la causa. L’allarme negli Usa è tale che Donald Trump vorrebbe vietare le sigarette elettroniche che usano sostanze aromatizzate e l’amministrazione Usa sarebbe pronta a varare una stretta senza precedenti. Il ministro della Sanità, Alex Azar, ha spiegato che la drastica svolta è dettata da quella che negli ultimi tempi ha assunto i contorni di un’epidemia, con centinaia di persone colpite da una misteriosa malattia polmonare che sembra legata alle sostanze assunte con l’uso delle e-cig che non usano il tabacco, ma liquidi aromatizzati come quelli alla menta, alla vaniglia o al mentolo.

In Italia, l’assessore alla Sanità della regione Lazio, Alessio D’Amato, ha inviato al ministro della Salute Speranza e al presidente dell’Iss, Silvio Brusaferro, una nota per richiedere se esistano studi in merito agli effetti sulla salute dell’uomo nell’utilizzo della sigaretta elettronica soprattutto nei confronti delle fasce della popolazione più a rischio.

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