Niente colpi di testa: proteggerla sempre dal sole
La prima raccomandazione che mi hanno fatto tutti gli specialisti da cui sono in cura è quella di proteggere sempre bene la testa dal sole. E se esco senza una protezione per la testa, effettivamente sento subito un malessere diffuso che non colpisce soltanto la testa: potere della psicosomatica! Ho mal di testa forte, vertigini, senso di nausea e spossatezza. Tanti disturbi fastidiosi che possono essere facilmente prevenuti, semplicemente non esponendosi al sole nelle ore più calde della giornata e riparando la testa con un cappello dotato di visiera, preferibilmente di cotone, di colori chiari, o con un cappello di paglia a larga falda, e occhiali da sole.
Tuttavia, non devono riparare la testa dal sole soltanto coloro che hanno avuto diagnosi di glioma, ma chiunque si espone al sole poiché la testa è la parte del corpo più esposta ai raggi solari e se non la proteggiamo adeguatamente rischiamo di andare incontro a disturbi molto gravi. L’esposizione intensiva ai raggi solari può anche compromettere la funzionalità dei bulbi piliferi che bloccano il loro processo di vita, fanno cadere i capelli e non sempre questi riescono a ricrescere, un po’ come può avvenire a coloro che vengono sottoposti a sedute di tomoterapia encefalica, che rischiano alopecie permanenti nella zona trattata.
Oltre a un copricapo fresco da indossare sempre quando vi esponete al sole, il cuoio capelluto può essere sempre protetto con un filtro solare specifico, che spesso si trova in vendita in farmacia e nei supermercati sotto forma di spray. Per una maggiore protezione, si possono assumere per via orale dei cibi ricchi di antiossidanti, come i cereali integrali, pesce, frutta e verdura: sì è la nostra dieta anticancro!
Prima dell’esposizione al sole bisogna sempre proteggere tutta la pelle, ça va sans dire, perché il melanoma cutaneo rappresenta solo una piccola percentuale di tutti i tumori che colpiscono la pelle ma è uno dei più aggressivi e la sua incidenza è in continua crescita. Non a caso, in Italia le diagnosi sono raddoppiate: nel 2006 erano circa 7.000 mentre nel 2016 sono state 13.800. Aumentano i nuovi casi tra i più giovani: il 20% delle 12.000 nuove diagnosi registrate in Italia nel 2019 ha riguardato pazienti al di sotto dei 40 anni. Colpa soprattutto delle cattive abitudini con l’esposizione alle radiazioni ultraviolette naturali e artificiali i cui rischi sono ancora troppo sottovalutati. Quindi, niente colpi di testa!