Fiori di zucca alla macrobiotica
Sono belli, sono buoni e per me il simbolo della primavera e dell’estate: i fiori di zucca. Si possono cucinare in ogni modo con risultati sempre spettacolari: nei primi passati in padella con pasta o riso integrale, la frittata di fiori di zucca quasi raggiunge per bontà quella di patate, comunque inarrivabile. Ripieni con la mozzarella. Passati in pastella. Ma come possiamo tramutare questi secondi tutti vietati per noi pazienti oncologici? Io non voglio rinunciarci, allora ho provato questa ricetta per renderli non soltanto leciti ma persino macrobiotici ad alti livelli. E il risultato è un piacere per gli occhi – nella foto ne vedete soltanto uno, ma è solo per l’estetica, in realtà uno tira l’altro – e soprattutto per la bocca, che di può illudere di non essere a dieta, ma ancora ai vecchi tempi, quando tutto era fin troppo lecito. Unico neo: dovremmo riempirli con il tofu, che a me proprio non piace. La mia l’ho quindi preparata in modo leggermente diversa rispetto a quella che ho preparato per gli Antoni, che sono onnivori, nel senso che mangiano qualsiasi cosa sia edibile.
La mia ricetta l’ho preparata facendo bollire le zucchine dell’orto di un amico insieme con le patate rosse. Che poi ho ridotto in crema nel passaverdure, cui ho aggiunto granella di pistacchi tostati velocemente in padella, per insaporire, al posto del sale marino integrale, ho usato l’alga arame (due).
Per gli Antoni nel ripieno ho aggiunto tofu, menta fresca, olive nere e pomodorino secco.
Riempire i fiori di zucca, privati del pistillo – che li rende amari – con la crema ottenuta e passare l’ortaggio ripieno in una pastella di ceci molto liquida salata con un pizzico di sale marino integrale.
Adagiare su una teglia ricoperta da carta da forno e cuocere in forno a 80° fino a che si indorano per circa mezz’ora. Oppure friggere in olio di girasole. Ma io detesto le fritture.