Ci vuole fegato: ecco come disintossicarlo

“Centro disinossicazione? Sono finite le feste e ora sono nei guai”.
Qui fegato risponde. Il fegato è il principale centro di filtraggio, responsabile della depurazione del sangue, della produzione di bile, della metabolizzazione dei nutrienti e della regolazione di molte funzioni vitali.
Filtra il sangue, rimuovendone le sostanze tossiche come alcol, farmaci e prodotti di scarto metabolici.
Inoltre, produce la bile, che è fondamentale per la digestione dei grassi, e immagazzina i nutrienti (come il glicogeno) per regolare i livelli di zucchero nel sangue.
Il mio nuovo nutrizionista, quando attraverso la digitopressione sgama i miei sgarri mi controlla immediatamente il fegato convinto com’è che io ancora beva. Invece no, dopo deve ammettere che ho una meravigliosa vena epatica! “Guarda, guarda come ti ho rimesso a posto la vena epatica!”, non aggiungendo mai complimenti per il mio autocontrollo alimentare, no se ho una meravigliosa vena epatica è tutto merito suo! Io non bevo smodatamente dal 2013, né mangio fritti perché non mi piacciono, ma il merito è suo.
Durante le feste ho fatto innumerevoli brindisi e non credo proprio che la mia vena epatica sarà mirino di complimenti al mio prossimo controllo. Per fortuna è a fine marzo – di mezzo ci sarà anche il mio compleanno, ma al nutrizionista ho già anticipato che in quel giorno io non faccio rinunce. Grande bugia: in genere, festeggio a un ristorante vegano e come dolce spazzolo brownie di batata senza zuccheri aggiunti, grazie al sapore naturalmente dolce della patata americana.
Però sono certa che beccherà anche gli sgarri natalizi, lui non perde mai anche un mio minimo sgarro. Quindi ho deciso che approfitto degli scampoli di fine vacanze di natale per disintossicarmi.
È un classico di gennaio questo pezzo, conseguenza delle mie malefatte.
Quest’anno vi propongo un prodotto della natura che protegge come Lancillotto Ginevra: la bardana.
La bardana (Arctium iappa) è una pianta appartenente alla famiglia delle Asteraceae. La sua radice, le sue foglie e i suoi semi vengono utilizzati per ottenere prodotti a uso medicinale. Contiene, infatti, composti in grado di esercitare un’azione utile contro i batteri e l’infiammazione. Per questo l’assunzione di integratori che la contengono viene proposta per uccidere i germi, in caso di infezioni delle vie urinarie e per abbassare la febbre. Ne viene anche riportato l’utilizzo per aumentare il flusso di urina, quindi, purificare il sangue. In base ai suoi poteri antinfiammatori, è indicata per trattare raffreddore, tumori, anoressia nervosa, problemi gastrointestinali, dolori articolari, gotta, complicazioni della sifilide, problemi dermatologici (per esempio acne e psoriasi), pressione alta, aterosclerosi e malattie epatiche. Inoltre alcune persone assumono bardana persino per aumentare il desiderio sessuale.
Insomma, è tradizionalmente utilizzata per favorire il processo di disintossicazione e purificazione del corpo. È il miglior alleato per la salute del fegato, in quanto agisce stimolando la produzione di bile e migliorando la funzionalità epatica, facilitando l’eliminazione delle tossine. È un ottimo rimedio naturale per contrastare la congestione del fegato e supportare la sua attività di filtraggio.
La bardana è ricca di inulina, una fibra che stimola la motilità intestinale e aiuta a mantenere un sistema digestivo sano, evitando accumuli di tossine che potrebbero appesantire il fegato. Un supporto perfetto per chi desidera disintossicarsi dopo periodi di alimentazione più ricca o stress.
Nella salute del fegato giocano un ruolo drenante le tossine e quindi purificante altre materie naturali, come i carciofi: ricchi di cinarina, un composto che stimola la produzione di bile e supporta la digestione dei grassi. Mangiarli freschi o come parte di piatti cucinati aiuta il fegato a lavorare meglio e a depurarsi. Il consumo di questo ortaggio è però sconsigliato nei soggetti che soffrono di calcoli biliari in quanto potrebbero provocare il blocco o l’ostruzione del dotto biliare con conseguenti coliche dolorose.
Inoltre, sono altri preziosi epatoprotettori le verdure amare, come le cicorie, il radicchio, l’achillea, e la rucola, eccellenti fonti di sostanze che stimolano la produzione di bile e favoriscono il drenaggio epatico. Queste piante, non soltanto benefiche per il fegato, sono anche ricche di antiossidanti che proteggono l’organismo dallo stress ossidativo e dalle infiammazioni.

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