Perché il latte vegetale è così caro

Quello che fa bene alla salute fa male al portafoglio. Gli alimenti che vi proponiamo di mangiare hanno costi molto elevati e il più delle volte non se ne capisce la ragione. Prendiamo frutta e verdura di stagione, anche se comprate nei tempi giusti e direttamente alla fonte, hanno prezzi esorbitanti. Come mai? E i prodotti integrali? Non sono raffinati,quindi saltano una serie di passaggi di lavorazione. Eppure hanno un costo più elevato rispetto ai prodotti raffinati. Stiamo studiandone i motivi avvalendoci di specialisti. Ma per ora possiamo dare spiegazioni sul latte vegetale un vero e proprio lusso rispetto al latte vaccino, che fa male, e che è un sostituto per gli intolleranti al lattosio (il 4,5% degli adulti e il 10% dei bambini) o per chi soffre di malattie genetiche come la galattosemia.  ll latte vaccino viene venduto con l’Iva agevolata al 4%, sui “latti” a base di soia, mandorle, avena, riso e simili, grava un’imposta sul valore aggiunto del 22%, come per i beni di lusso. Ma come può essere considerato un bene di lusso un preparato che lascia in ammollo in acqua il  cereale o la soia o la mandorla?  In altri paesi europei l’Iva per questi “latti” sostitutivi è, infatti, decisamente inferiore: 10% in Spagna, 5,5% in Francia e addirittura detassata in Gran Bretagna. In Italia dunque, come afferma Assobio, associazione nazionale delle imprese di trasformazione e distribuzione di prodotti biologici e naturali, che chiede la riduzione dell’Iva: “l’Erario lucra il 18% sulla salute degli allergici al latte”(caseina, β-lattoglobulina, α-lattoalbumina, sieroalbumica, ecc.).