Nel Cilento si fa merenda con pane e olio
In questo lungo ponte di Pasqua, i bambini – e mi ci metto dentro anch’io – hanno sicuramenet esagerato con cioccolato, merende e tanto cibo spazzatura mangiato fuori casa in giro per i luoghi visitati. Non che nelle mense scolastiche seguano un regime più rigido e salutare. Io contro quello che i bambini e i pazienti mangiano nelle mense pubbliche ho lanciato anche una petizione. Ma mi sono imbattuta in una notizia molto gradita: nel Cilento si fa merenda con pane e olio di produzione locale, al posto delle merendine. Mio papà e chissà quanti di voi hanno commentato Che tristezza, ma dovrebbero suscitare rimorsi le merendine, che sono un pieno di grassi trans e prodotti processati. Sono troppo caloriche, ricchissime in zuccheri e scarsissime a livello nutrizionale. Allora la scuola Stella del Cilento ha lanciato questa nuovo tipo di merenda, in realtà ripresa da un’antica tradizione delle nonne. L’obiettivo della scuola è incoraggiare gli alunni ad adottare uno stile di alimentazione più sano ed equilibrato, seguendo la classica dieta mediterranea. Io e il mio nipotino facciamo spesso la scarpetta con pane integrale e un’emulsione di olio, limone e origano. Lui ancora non può, per preservargli i denti, ma a me piace spalmare questa emulsione sulle friselle di pane integrale appena bagnate sotto acqua calda, che a volte nemmeno ammorbidisco. E anche quest’estate l’ho mangiato come antipasto dallo chef stellato Accursio, che ci aveva portato l’olio da assaggiare con grissini, ma io ho chiesto del pane e via di scarpetta nel ristorante stellato senza alcuna vergogna, anzi con l’orgoglio di scegliere una cucina semplice e sana. Per me è il massimo, altro che pane e nutella! L’unico accorgimento è che andrebbe consumato un solo cucchiaino di olio extravergine di oliva per pasto, poiché favorisce la presa di peso.