Anche la dermocosmesi è biologica

Dopo aver conquistato lentamente ma inesorabilmente il mondo dell’alimentazione, il biologico si fa largo anche nella dermocosmesi. Io ho sempre cercato prodotti per la persona naturali: trucchi composti soltanto di polveri naturali, kajal per essere delicata sul contorno occhi. Sotto le ascelle nessun deodorante contenente alcool e sempre privi di allume di potassio o allumini, avendo un grappolo di linfonodi, per colpa della toxoplasmosi. Dopo che mi hanno operata al cervello,  ho dovuto usare a lungo soltanto shampoo naturali e delicati con la cute, mentre prima non prendevo questi accorgimenti, ora utilizzo soltanto shampoo e bagnoschiuma rispondenti ai principi della cosmesi ecobiologica di qualità, formulati con particolari miscele di tensioattivi di origine vegetale, unite a mirati estratti biologici. Sicuramente spendo di più e faccio maggiore fatica a reperirli, ma nel risultato sta il guadagno. E secondo l’Osservatorio Immagino Nielsen GS1 Italy, dopo la diffusione nell’universo alimentare, ora il biologico sta conquistando anche il mondo della cura della persona. Sono oltre 530, infatti, e sono in costante crescita, i prodotti di largo consumo biologici arrivati sugli scaffali di supermercati e ipermercati italiani: dai docciaschiuma agli shampoo, dal cotone alle creme viso, dai saponi liquidi agli assorbenti. Nel 2018 il giro d’affari in questo comparto, ha superato i 38,5 milioni di euro, aumentando le vendite del +14,9% rispetto all’anno precedente.