Industria alimentare sempre più golosa di zucchero, ma ci ammaliamo di più

Nel 2030 nel mondo ci saranno 254 milioni di bambini obesi, con un incremento di oltre il 60% rispetto ai 150 milioni attuali. A dare l’allarme è l’Oms-Organizzazione mondiale della Sanità. Che attribuisce la colpa di questa crescita agli zuccheri, onnipresenti in tutti gli alimenti: non soltanto negli alimenti dolci, ma nei cibi più vari,  dai prodotti da forno fino alle bevande. Onnipresenti, in virtù delle loro caratteristiche chimiche, che li rendono ottimi conservanti, capaci anche di rendere gli alimenti più gradevoli sia per quanto riguarda l’aspetto, la consistenza e il gusto stesso. Poi abusiamo di zucchero perché è contenuto ovunque: dal pane confezionato, alle salse e sughi, dal cioccolato a biscotti e snack di vario genere, dalle bevande gassate a succhi di frutta e tè industriali, che nel peggiore dei casi, contengono il suo “analogo” sintetico: l’aspartame. E gli effetti collaterali dello zucchero non consistono soltanto in obesità e diabete, ma lo zucchero danneggia anche le ossa, quando deve essere digerito, infatti, necessita di vitamine e sali minerali, indebolendo di conseguenza le ossa, che potrebbero essere colpite da artrosi oppure osteoporosi. Basta provare a non consumarlo per qualche giorno e subito si noterà la differenza a livello gastrointestinale. Infatti, causa disturbi di vario genere a livello intestinale, dalla produzione eccessiva di gas, alla tensione addominale, reflusso gastrico, fino all’alterazione della flora batterica. Se leggete Alimentarmente, ben sapete che innesca un meccanismo di dipendenza per cui più se ne mangia, più se ne cerca. Così come, a livello del sistema nervoso,  prima crea stimolazione, poi depressione accompagnata da stati di irritabilità e la conseguente necessità di consumare altro zucchero. Meccanismo ben riconoscibile soprattutto nei bambini e a colazione. Fatta con cappuccino zuccherato e brioche, il nostro organismo non tarda a chiederne un’altra dose. Oltre ad obesità e diabete, il consumo eccessivo di zuccheri è connesso allo sviluppo di altre patologie gravi, quali malattie cardiovascolari. Il saccarosio è riconosciuto come il principale responsabile delle malattie al cuore. E, tutti collegano il malfunzionamento della pressione sanguigna al sale, mentre pochi riconoscono allo zucchero lo stesso effetto negativo sulla pressione del sale.
Anche il rischio di cancro è da collegare a un consumo eccessivo di zucchero. Le cellule cancerogene sono in grado di esprimere proteine capaci di catturare l’insulina. Tali cellule, incorporano al loro interno lo zucchero, grazie all’insulina, utilizzandolo come fonte di energia per crescere e duplicarsi. Ciò che attiva l’insulina è proprio lo zucchero. Perciò, un eccesso di zuccheri (quelli ad alto IG) nella propria alimentazione induce un aumento di glicemia con la diretta produzione di insulina. Maggiore è il consumo di zuccheri, maggiore è la voglia di cercarli. A dispetto di ciò, è fondamentale avere un’alimentazione controllata: preferire cibi integrali e a basso indice glicemico, riducendo l’apporto di cibi raffinati, patate, dolci e marmellate.
Infine, ricordare sempre che zucchero bianco, quello di canna e dolcificanti artificiali, così come la sempre più diffusa e apprezzata stevia sono ugualmente dannosi, per cui anche l’utilizzo di dolcificanti come l’aspartame, la saccarina e il sucralosio non è una valida alternativa al comune zucchero bianco. Tutti questi alterano il normale metabolismo, innalzando la glicemia e scatenando una condizione di pre – diabete. Nessun vice, dunque? No, cercate tra  le nostre ricette sugarfree!

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