La Mind diet per prevenire l’invecchiamento della mente

Questa è la settimana della mente, così ho studiato la dieta Mind, concepita per combattere l’ipertensione, e stimata utile anche per prevenire le demenze e il declino cognitivo tipico dell’età.
Infatti, i benefici effetti di questa dieta sono stati confermati dallo studio Rush Memory and Aging Project (Map), dedicato proprio alla memoria, alle funzioni superiori e al loro legame con la vecchiaia. I geriatri e i neurologi della Rush University hanno studiato dal 1997 fino al decesso un gruppo di circa 600 anziani residenti nell’area di Chicago. E i partecipanti, sottoposti a periodici controlli, hanno redatto ogni anno un dettagliato diario alimentare, tra cui gli alimenti ammessi e vietati dalla dieta Mind. Tutti hanno avuto una sorta di resilienza all’invecchiamento cognitivo, a prescindere dalla presenza, nel cervello, di placche di beta amiloide, considerate da alcuni (ma non da tutti, e lo stesso Alzheimer non ne era affatto convinto) la prova della presenza di una demenza di Alzheimer. Ciò significa che la dieta Mind ha un effetto protettivo anche al di là dei danni che, eventualmente, si verificano nel cervello.
La dieta Mind comprende 15 classi di cibo, dieci delle quali considerate ideali per il cervello e cinque, tra cui la carne rossa, la margarina, i dolci, il formaggio, i fritti e il fast food, definite poco sane. Perché si goda dei suoi benefici, è necessario consumare ogni giorno tre porzioni di cereali integrali, una di verdure a foglia verde e un’altra di verdure a piacere, più un bicchiere di vino. Gli snack devono essere a base di frutta secca, mentre i legumi devono comparire in tavola indicativamente un giorno ogni due, pollame e frutti di bosco due volte alla settimana, il pesce almeno una. E fin qui, vino a parte, la dieta Mind è quasi identica alla nostra. Per gli alimenti vietati, invece, questa dieta accetta eccezioni, a differenza della nostra. Infatti, quanto agli alimenti poco sani, sono concessi solo in piccole quantità: per il burro al massimo un cucchiaino e mezzo al giorno, mentre per dolci, formaggi grassi, alimenti fritti e fast food il divieto è quasi totale, perché se ne può consumare meno di una porzione alla settimana. Noi possiamo qualche concezione soltanto a Natale e altre festività tradizionali, soltanto se siamo stati rigorosi tutto l’anno.


Anche se non è incluso nella dieta MIND, il cioccolato fondente è stato studiato anche per il suo impatto sulla salute del cervello. Gli studi hanno collegato il cioccolato fondente, che è ricco di composti antiossidanti noti come flavanoidi, a miglioramenti nella memoria di lavoro e a un migliore flusso di sangue al cervello. Si pensa anche che il cioccolato fondente possa aumentare la neuroplasticità del cervello, che può migliorare la capacità del cervello di imparare con l’età. Mentre i dolci vengono consumati con moderazione su un piano di potenziamento del cervello, se hai intenzione di mangiarli, il cioccolato fondente al 72% o superiore può essere una buona scelta.

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