Si mangiano pesticidi in famiglia
Qualche giorno fa una nutrizionista mi ha detto che il biologico è una grande truffa e di acquistare con la dicitura bio soltanto i legumi, strettamente legati a strretto legame con la terra. Non ho seguito il consiglio e ho continuato a comprare soprattutto verdura biologica. Può non servire, ma alla fine non spendo soldi in vizi, posso spendere di più nell’alimentazione. E le ricerche mi danno ragione. Ultima l’analisi delle urine, denunciata dal video #ipesticididentrodinoi che fa parte di Cambia La Terra, progetto di informazione contro i pesticidi voluto da Federbio con Isde- Medici per l`Ambiente, Legambiente, Lipu e WWF, e coordinato da un comitato dei garanti di cui fanno parte – oltre ai rappresentanti delle associazioni citate – singole personalità del mondo della ricerca.
Le analisi delle urine sono state condotte su una famiglia di quattro persone, composta dai genitori quarantenni di due bambini Stella di 9 anni e Giacomo di 7. L’analisi delle urine svela contaminazione da pesticidi. Hanno rilevato per tre dei membri alte le concentrazioni di glifosato, l’erbicida per cui in queste settimane l`Europa deve decidere o meno la possibilità di utilizzo nei prossimi anni. Il glisofato è un erbicida moolto diffuso in agricoltura che, nel 2015, lo Iarc-l’agenzia internazionale per la ricerca sul cancro, ha inserito nella lista delle sostanze “probabilmente cancerogene”. La notizia finì sulle prime pagine di tutto il mondo, fin quando l’EFSA, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare, espresse un giudizio molto più rassicurante. In particolare, nella famiglia presa in esame, uno dei genitori registra 0,26 microgrammi per litro, nel padre i valori di glifosato superano il doppio della media della popolazione di riferimento, mentre il bambino più piccolo arriva allo 0,19 rispetto a una media generale di 0,12 microgrammi litro. Lo stesso bambino, solo 7 anni di età, registra oltre 5 microgrammi di clorpirifos per grammo di creatinina, un valore altissimo rispetto alla media della popolazione che è 1,5 microgrammi per grammo. Quest’insetticida provoca, tra i tanti altri danni, particolari effetti sulla capacità di apprendimento e di attenzione. Infine, due prodotti della contaminazione da piretroidi (Cl2CA e m-PBA) consistentemente presenti nella famiglia. In particolare, l`m-MPA arriva nella mamma a concentrazioni di circa 3,4 microgrammi per grammo: un record che si trova solo nel 5% delle statistiche finora analizzate.
Dopo 15 giorni di dieta 100% bio, quindi totalmente priva di chimica di sintesi – la famiglia ha ripetuto le analisi per verificare la differenza tra prima e dopo il cambio di dieta.
Nell’80% dei nuovi test il quadro è mutato radicalmente mostrando la rapidità degli effetti del cambio di stile di vita. Su 16 analisi delle urine (quattro per ognuno dei membri della famiglia), ben 13 hanno dato risultati estremamente positivi, con significative differenze tra prima e dopo la dieta, e solo in due non si sono registrati miglioramenti. Ad esempio, nel caso di Giacomo, il clorpirifos, la sostanza associata a deficit di capacità di attenzione e di memoria nei bambini, è sceso da oltre 5 microgrammi per grammo di creatinina a 1,5 microgrammi. Quanto al glifosato, nelle urine del padre è scomparso e anche in quelle dei bambini è sceso da 0,19 microgrammi per litro nel più piccolo e da 0,16 per la sorella di 9 anni sotto i limiti di rivelabilità.
Tutta la campagna #ipesticididentrodinoi è online e tutti possono seguire giorno dopo giorno, attraverso video e post della famiglia, l`evolversi della dieta.
Anche per questo bio è meglio.
6 Risposte
[…] piuttosto grezza e sintetica, impedendo la distruzione delle fibre, mentre i grani devono essere privi di pesticidi per non vanificare il loro effetto […]
[…] padano-veneta è più accentuata. Il primo colpevole della contaminazione è di nuovo lui: il glifosate, un erbicida impiegato sia su colture arboree che erbacee, anche per usi non agricoli su aree […]
[…] e di coltivazioni dedicate agli animali da mangiare. E poi, produzione e uso di fertilizzanti e pesticidi, trasporto, attività e le operazioni di mantenimento degli allevamenti, soprattutto quelli […]
[…] una nostra vecchia conoscenza: il glisofato, il popolare pesticida ha scalato le classifiche, passando dalla classificazione Airc […]
[…] favore dei grezzi e nemico dei raffinati, non possiamo che opporci ai conservanti, primi su tutti i pesticidi. Tuttavia teniamo alla buona conservazione degli alimenti senza l’uso di conservanti ma con […]
[…] Per un cervello in salute è utile evitare il consumo di alcuni alimenti. In primis, di tutte le bevande zuccherate sia le bevande gassate, ma anche quelle bevute durante o dopo l’attività fisica viene, e i succhi di frutta con zuccheri aggiunti. Infatti, le bevande zuccherate non solo ci fanno ingrassare, ma anche alzano il rischio di diabete di tipo 2 e di malattie cardiovascolari, tumori e infine ha effeti negativi sul cervello dimostrati da diversi studi. Alti livelli di zucchero nel sangue, infatti, aumentano il rischio di sviluppare forme di demenza, come l’Alzheimer. In secondo luogo, non consumare tutto ciò che è raffinato, come zuccheri e farine processate aventi un alto indice glicemico. Altri prodotti raffinati assolutamente da evitare per evitare il rischio di sviluppare Alzheimer sono snack merendine torte e altri prodotti da forno pasta e sughi già pronti pizze pronte tutti quei prodotti che si possono acquistare al supermercato e che possiamo preparare in pochi minuti prodotti già pronti cioè raffinatissimi . Questa categoria comprende anche prodotti di origine animale particolarmente fanno male con idrogenati contenuti negli alimenti prodotti industrialmente. Mentre le verdure?Sono tutte ammesse? Sarebbe bene evitare quelle corrotte da erbicida, […]