Maratone a teatro, in piazza o a casa

Avete mai pensato di spararvi 8 ore di spettacolo teatrale? Io mi sono concessa in una giornata il Decalogo di Krzysztof Kieślowski, che già non è male come impresa. E alla Statale di Milano, mi piace massacrare i ragazzi con un tour de force attraverso il cinema d’essai, rischiando di essere ripagata con la visione in ginocchio sui ceci per due giorni a rotazione di Giovannona Coscialunga, L’esorciccio e La polizia s’incazza. Ma perché spaventarsi della lunghezza delle cose? Prendiamoci il tempo per quelle belle.

Alle mostre guardiamo con calma quadro per quadro. “Alle origini del mito con Klimt, c’è poco e niente dell’artista”. Fai uno sforzo, sali di un piano e guarda Bernardino Luini. Leggi riga per riga cartellino per cartellino. Niente oro, niente luccichii, niente coda per trovarti davanti tutto. Guarda la mostra con calma. Io ci ho messo più di tre ore e il giorno dopo sono andata a vedere le opere che il curatore Giovanni Agosti suggerisce di scoprire a Milano. Un giro a piedi su via Torino, dopo avere fatto il corteo del 25 aprile. Godetevi quadro per quadro, opera per opera, sia arazzo, cartone o telero.

E se Klimt vi pare più del vostro tempo e della vostra arte guardate il secessionista, le sue opere, riguardate la ricostruzione del Fregio di Beethoven, che magari avete già visto pochi anni fa allo spazio Oberdan, e scoprite le altre opere degli altri autori presenti con lui. E poi fatevi anche Bernardino Luini e Piero Manzoni a Palazzo Reale. Tutte nello stesso giorno. Anche se vi costa tempo e fatica, perché si deve far fatica per conquistare il Bello e la cultura.

Una volta mi sono letta tutto Maestro e Margherita senza mai fermarmi. Nemmeno per dormire, grazie all’insonnia. Sì, in quell’occasione la ringraziai. Preferisco leggere libri piccoli, proprio per non spezzarne la lettura. Tutto d’un fiato, come gli shot da buttare giù in fretta, o a perdere fiato, come i bambini che corrono instancabilmente senza meta e fine.

E poi c’è stata la maratona a teatro, o meglio la mezza, quella che ha portato al Piccolo Jan Fabre e il suo Il potere della follia teatrale del 1984 e che porterà sabato 31 maggio e domenica 1 giugno le 8 ore dello storico spettacolo Questo è teatro come ci si doveva aspettare e prevedere.

Oppure scendete in piazza a vedere gratuitamente il teatro che racconta Milano a chi la abita, a chi la vive e a chi viene e va con performance a cura di Milano teatro Scuola Paolo Grassi.

Qui il programma completo Identità Milano:

Piazza Duca D’Aosta (venerdì 30 maggio dalle 13 alle 16 / dalle 17 alle 20)

Parco Solari (sabato 31 maggio dalle 13 alle 16 / dalle 17 alle 20)

Arco della Pace (domenica 1 giugno dalle 17 alle 20 / dalle 21 alle 23)

Correte sul palco, tra i palchi, il parco e i parchi, tra le mostre, tra i film, tra i teatri. In piazza.

Ma se proprio non vi va di uscire di casa, sabato 31 maggio, godetevi la maratona della masturbazione.

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