Restare a casa può fermare il coronavirus

Mercato di via Meda a Milano l'11 marzo 2020.

Per le cure necessarie ad asportare il mio tumore al cervello, sono stata ricoverata innumerevoli volte e per lunghissimi, troppi anni. Così mi spiego il mio odio profondo per la clausura forzata in cui non ci so proprio stare, al punto che, durante le mie degenze in ospedale, trascorrevo il tempo a studiare piani di fuga, da cui mi hanno dissuasa soltanto sedativi e l’osservazione del caposala, che, scoperti i miei piani, mi ha fatto notare che avrei messo nei guai lui, gli infermieri e i medici di turno. Eppure io scappavo nell’immaginazione ogni notte. Ora, in piena emergenza coronavirus, non riesco proprio a capire perché non si sta a casa, se non si vuole che aumentino i morti provocati indirettamente dal covid19, quando anche le quarantene in Cina e di Codogno hanno dato risultati.
Perché magari quelli che scappano dalle zone rosse per tornare a mangiare da mamma e papà sono giovani e forti e non rischiano molto per il conoravirus, ma se fanno un incidente la rianimazione serve anche a loro, e lì li vorrei vedere: se non ci sono abbastanza letti disponibili, potrebbero non essere curati. Cioè decidono che voi morite, perché magari in quel momento siete i più sacrificabili. Insomma, il personale sanitario dovrebbe scegliere chi curare, perché noi non possiamo restare a casa.

Mi piacciono i consigli di Alessandro Mannarino su cosa fare a casa:
“Cose che si possono fare a casa.
Leggere
Scrivere
Una torta
Vedere film bellissimi
Riprendere in mano un vecchio strumento
Studiare
Disegnare
Scrivere il diario della propria vita
Telefonare ad amici che non senti da tanto
Pulire casa e buttare cose vecchie
Fare lavoretti, aggiustare cose
Ascoltare dischi bellissimi
Dormire
Sistemare l’armadio e buttare gli scheletri
Pensare al mondo
Imparare una lingua
Allenarsi
Sconfiggere i virus che ti porti dietro da una vita, scegliere di essere felice, buttare le cose inutili, e guardare in faccia la verità: chi sei, chi ami, cosa vuoi fare davvero quando uscirai di casa”.

Che poi cantava Bugo: “Stare in casa è qualcosa di SPETTACOLARE”.  E poi le amiche di cui seguo i più rilassanti corsi, mi girano esercizi per manteneremi in forma da casa, tracce per meditare, musiche per fare danzaterapia in casa. Leggo un sacco, faccio la Settimana enigmistica, cucino ricette nuove. Allora Enjoy: Stare in casa è qualcosa di SPETTACOLARE.
Provare a stare a casa per 15 giorni, poi si beve, festeggia tutti insieme, si limona duro, ci si tocca reciprocamente nei parchi che saranno già in fiore per la primavera.

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Una risposta

  1. 30 Dicembre 2020

    […] serie al peggio non c’è mi fine, non soltanto ci hanno reclusi in casa, ma ci hanno pure allietati con il peggio delle proposte televisive, unica via d’uscita. […]

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