Che vuoi che sia

Che vuoi che sia girare un porno amatoriale e metterlo in internet? Faresti sicuramente più soldi di inventare un app brillante per trovare lavoro. È in questo modo che Claudio e Anna si infilano in un vortice che li risucchia in una serie di umiliazioni, le espressioni peggiori di quello che lo zio chiamerebbe il mondo moderno. Tutta colpa di un bicchiere di troppo che fa loro postare sull’account di crowdfunding di lui la promessa di presentare un video porno. Velocemente il progetto di lavoro che Claudio sperava di finanziare con la raccolta fondi non racimola che pochi euro, mentre il video porno fa il botto, come il ragazzo, che per vivere sistema pc da virus, poteva ben immaginare. E che vuoi che sia girare un film porno? Sponsorizzare le peggio cose, farsi selfie, mettere una bella foto sul profilo facebook, che va usato, anzi abusato, comparsate in discoteca per migliaia di euro. I due ci provano a fare questo film porno, ma lui, visto di essere visto dalla telecamera, fa cilecca. La situazione precipita con la coppia che si separa, ma ahia, un video che li riprendeva mentre facevano sesso, lo avevano effettivamente girato e finisce nelle mani sbagliate. Edoardo Leo, che già ci ha fatto ridere con Smetto quando voglio e riflettere su quanto sia imbarazzante il mondo attuale rimane intrappolato nella rete di un mondo squallido. Quello in cui viviamo.

E io ci scommetto: questo sarà uno dei pezzi più letti perché come parola ricercata ci sarà video porno.

E fu così che Lui ebbe il suo agognato e meritato momento di leggerezza, nonostante al cinema ci sia la storia di due suicidi,ma questa è un’altra storia…

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