Siamo alla frutta
Portata dopo portata, vi abbiamo portato alla frutta che, insieme alla verdura, contiene sostanze dimostrate anticancerogene. Ma bisogna stare attenti: fa bene mangiare frutta di stagione e del proprio territorio alle persone in salute, mentre, nutrendosi il tumore di glucosio, è opportuno che i malati di cancro non ne consumino in quantità elevate. In particolare, bisogna fare attenzione alla frutta che stimola la proliferazione cellulare, ossia quella ricca di poliammine presenti soprattutto in arance, banane e frutta tropicale, da eliminare dalla dieta. Mele e pere ne contengono un po’, ma solamente vicino alla buccia che, quindi, è meglio tirare via. Largo ai frutti di bosco e all’uvetta sultanina, ottime anche per preparare dessert, naturalmente dolci e fonti di polifenoli (acido ellagico, antocianidini e proantocianidini) dal potenziale anticancerogeno.
Oltre alla frutta fresca, nella categoria rientra anche la frutta secca, da mangiare moderatamente, per evitare il rischio di ingrassare. La frutta secca costituisce un ottimo spuntino. È, comunque sempre preferibile consumare qualsiasi tipo di frutta lontano dai pasti. Molta frutta è trasformata in derivazioni, come le marmellate, che però perdono gran parte delle proprietà originarie nella lunga cottura.
4 Risposte
[…] consumando abbondantemente cereali integrali, legumi, verdure e frutta; […]
[…] mangiate una mela a merenda, ma lontano dai pasti e, al posto dello zucchero, per i vostri dessert usate succo di mela, rigorosamente senza zuccheri […]
[…] il meno possibile dall’uomo, che abbiano viaggiato poco e che siano sempre di stagione. La frutta sì, ma mai dopo i pasti e soprattutto dopo cena, perché apporta troppi zuccheri. “Quindi – […]
[…] ricchi di vitamina C, arance e pompelmi sono al primo posto per quantitativo di poliammine, che accelerano la crescita cellulare e contrastano la regolazione del sistema immunitario, che […]